Perché si regala il chiama angeli ad una donna in dolce attesa?
Quello tra mamme, bambini e angeli è un rapporto di lunga data… Basti pensare, nel mondo cristiano, all’Annunciazione fatta dall’Arcangelo Gabriele a Maria, o alla figura dell’angelo custode che accompagna e protegge ognuno fin dalla nascita. Anche in altre culture le figure angeliche sono ritenute da secoli amiche della maternità e dell’infanzia. Presso gli antichi Celti, ad esempio, una leggenda narrava che portare un braccialetto e farne risuonare i ninnoli fosse un modo per ricordare al proprio angelo custode di proteggerci.
Ma il “chiama angeli” più famoso dei nostri giorni proviene da un’altra storia millenaria. Questo splendido gioiello è detto anche “bola messicana” e risale a tempi molto antichi. Proviene dal Sud America, la leggenda narra che il gioiello venisse regalato come augurio di buon auspicio per le future mamme. Come già saprete, nella religione cattolica, e non solo, si crede all’esistenza degli angeli custodi. Infatti, proprio questo ciondolo, sarebbe in grado di richiamare l’attenzione dell’angelo custode che accudirà mamma e bambino durante i nove mesi di gestazione.
Per quanto riguarda la scienza, invece, il chiama angeli servirebbe a calmare il bambino. La mamma, posizionando il ciondolo a contatto con la pancia, permette al piccolo di sentire la sua presenza e la dolce melodia. Inoltre, funziona anche da “orologio”. Infatti, grazie al suono emesso dal gioiello, quando la mamma si muove, il bambino comprenderà la differenza tra il giorno e la notte.
Si tratta di un ciondolo sferico che all’interno ha un mini-xilofono su cui danza una pallina che, a ogni movimento del corpo, produce armoniosi tintinnii. Secondo gli antichi messicani era un richiamo celeste: un suono che permetteva un contatto con le divinità spirituali. Nell’evoluzione della leggenda si è arrivati a credere che l’angelo custode, richiamato da questo suono argentino, resti sempre vicino a chi porta il ciondolo, proteggendolo: proprio come fa una mamma quando ha un figlio in grembo, e anche dopo, quando il piccolo nasce e comincia a vivere la sua vita.
Il chiama angeli può essere di diversi tipi e materiali: d’oro o d’argento, colorato e non, può avere strass e incisioni. Questo bijou è formato da una lunga catenella in metallo o un cordoncino, che arriva più o meno fino all’ombelico. Alla fine vi è appeso un ciondolo a forma di pallina che, all’interno, contiene un sonaglio, un mini xilofono. Il suono che emette, è delicato e rilassante per il bambino nella pancia.
Un altro importante utilizzo di questo grazioso ed allegro gioiello, è durante l’allattamento del bebè. Potete accorciare di qualche centimetro la catenella e usare il chiama angeli come distrazione durante i pasti del vostro piccolo. Questo delicato gioiello potrebbe essere anche, se si vuole, tramandato di madre in figlia, come una sorta di passaggio del testimone. Infatti, molto spesso il vero angelo custode è la mamma!
Quando il bambino sarà nato potete appendere il ciondolo nella carrozzina, il dolce suono lo farà sentire al sicuro, come lo era nel grembo materno, e lo aiuterà a stare tranquillo!